Disturbi gastrointestinali: terapia


Secondo i dati emersi dal XIV Congresso delle Federazione Nazionale delle Malattie Digestive, negli ultimi 5 anni le malattie dell’apparato digerente sono state la prima causa di ricovero negli ospedali italiani.

I disturbi dell’apparato digerente sono quelli per cui più spesso ci si lamenta; spesso si tratta di disturbi di lieve entità, come cattiva digestione, bruciori di stomaco, nausea, meteorismo e stipsi. Tuttavia quando questi stessi sintomi sono insistenti, potrebbero nascondere patologie ben più gravi.

Le malattie dell’apparato digerente sono spesso correlate allo stile di vita ( alimentazione, stress ), ma possono anche essere una conseguenza dell’assunzione di farmaci o di ingestione di sostanze tossiche.
Una corretta igiene alimentare e la regolarizzazione dell’alvo aiutano a prevenire i disturbi gastrointestinali.

Principali disturbi gastrointestinali:

Stipsi

La stipsi, o stitichezza, è un disturbo intestinale che si manifesta con difficoltà ad evacuare le feci, defecazione insufficiente o sensazione di incompleto svuotamento rettale.
Circa il 10% della popolazione, soprattutto nei paesi industrializzati, soffre di questo disturbo.

La stitichezza non è una malattia, ma un sintomo; può essere combattuta seguendo un buon regime alimentare, facendo attività fisica, e cambiando le proprie abitudini.
La dieta deve essere ricca di fibre ed i pasti devono essere consumati ad intervalli regolari e senza fretta.

E’ importante arricchire la propria dieta con alimenti ricchi di fermenti lattici come lo yogurt, che aiutano a ripristinare la flora batterica.

Anche l’attività fisica svolge un ruolo fondamentale; questa deve essere praticata per almeno 30 minuti di seguito con una certa regolarità per avere i suoi effetti.

Il malessere psicologico gioca un ruolo fondamentale sui disturbi dell’apparato digerente. In particolare lo stress, l’ansia e le emozioni represse sono in grado di alterare la motilità gastrica e intestinale.

Quando però la costipazione è molto frequente e cronicizza, e i cambiamenti delle abitutini non risultano efficaci, allora è necessario ricorrere all’aiuto di farmaci lassativi o clisteri.
I clisteri favoriscono l’evacuazione quando è presente fecaloma nel retto.

Macrolax è un clistere lassativo pronto all’uso, osmotico tensioattivo.I principi attivi di Macrolax per 100 ml di prodotto sono: Sorbitolo 70% 30g e Dioctilsodiosulfosuccinato 0.20g.
Il Sorbitolo agisce con un effetto emolliente ed osmotico richiamando acqua nell’intestino dai tessuti circostanti. In questo modo aumenta il volume del contenuto intestinale.
Il Dioctilsodiosulfosuccinato funziona da tensioattivo, riduce la tensione superficiale permettendo una omogenizzazione dei materiali fecali. Dall’azione combinata di questi principi attivi, le feci risultano più morbide e l’evacuazione meno difficoltosa.

Tra i lassativi particolarmente efficace è Eparema, un lassativo a base di Cascara sagrada, Boldo e Rabarbaro cinese.
Eparema è presente in due forme farmaceutiche, i confetti ( da assumere 1-2 volte al giorno prima dei pasti ) e lo sciroppo ( 1 cucchiaino da tè diluito in acqua due volte al giorno per gli adulti, e una volta per i bambini ).

Oltre alla forma classica, Eparema esiste anche come Eparema Levul, che è dotato di maggior effetto lassativo per la presenza anche di Lattulosio.

Un’alternativa è rappresentata dalle Gocce Lassative Aicardi, un lassativo da contatto che agisce impedendo il naturale riassorbimento di acqua e liquidi da parte della mucosa intestinale. Le Gocce Lassative Aicardi, il cui principio attivo è il Picosolfato sodico, stimolano la peristalsi intestinale, agendo direttamente sulla mucosa del colon senza essere assorbite a livello sistemico.

Nei bambini i lassativi devono essere prescritti dal medico; quando il periodo di stitichezza supera i 3 giorni può essere utile l’impiego di lassativi osmotici ( Movicol, a base di Macrogol ).
Nel caso di una ritenzione fecale modesta invece, può essere risolutivo l’utilizzo di lassativi da contatto anche se talora possono causare coliche addominali.

L’utilizzo di lassativi deve avvenire per un periodo di tempo limitato per evitare fenomeni di assuefazione; prima dell’utilizzo dei lassativi è necessario accertarsi che il paziente sia stitico e che la stitichezza non sia secondaria ad altre patologie.

Gonfiore addominale

Il gonfiore addominale è un disturbo molto frequente che si manifesta, soprattutto dopo pranzo, caratterizzato dalla presenza di gas nello stomaco.
Tra le possibili cause c’è la cattiva digestione oppure problemi specifici a livello dello stomaco o dell’intestino.

Le condizioni che possono portare a meteorismo sono diverse ed alcune di esse dipendono da errate abitudini alimentari. L’aerofagia, ad esempio, è una delle possibili cause di gonfiore addominale. L’eccessiva introduzione di aria avviene spesso durante i pasti, soprattutto se frettolosi, oppure può essere causata dalla masticazione di gomme, o dall’assunzione di bevande gasate.
Un’altra causa possibile di meteorismo è un’alimentazione troppo ricca di legumi o dolcificanti artificiali i cui componenti sono soggetti a elevata fermentazione intestinale.

Carboyoghurt è un prodotto a base di Carbone vegetale ( 330 mg ) e Simeticone ( 50 mg ), ed è presente in commercio sotto forma di compresse.
Carboyoghurt è utilizzato nei disturbi intestinali associati ad anormale sviluppo di gas intestinali, grazie alla duplice azione assorbente del Carbone vegetale, e tensioattiva del Simeticone.
Carboyoghurt è un farmaco ben tollerato; non si sono verificati casi di incompatibilità con altri farmaci tuttavia terapie a lungo termine possono diminuire l’assorbimento di vitamine e di sali minerali.

Diarrea e sindrome dismicrobica intestinale

La diarrea è un disturbo della defecazione che si presenta con aumento della frequenza della defecazione, o con presenza di feci non formate.

La diarrea può essere ricorrente, quando causata da allergie, stress o sindrome del colon irritabile; acuta quando sono di natura infettiva, iatrogena o tossicologica, e croniche quando durano per più di 4 settimane; in quest’ultimo caso le cause sono molteplici ( tumori, infiammazioni ecc. ).

La diarrea acuta può essere causata da agenti infettivi, microrganismi oppure può essere l’effetto collaterale di alcuni farmaci.
Gli antibiotici ad esempio o i FANS possono provocare casi di diarrea acuta. In questo caso è molto importante riequilibrare la flora batterica intestinale e seguire un’attenta dieta evitando cibi crudi o lavati male.

Per ristabilire la flora intestinale può risultare utile Infloran, un prodotto a base di fermenti lattici vivi, particolarmente adatto alle condizioni di diarrea e dismicrobismo intestinale.
Infloran contiene: Bifidobacterium bifidum vivo liofilizzato ( non meno di 1000 milioni ), Lactobacillus acidophilus vivo liofilizzato ( non meno di 1000 milioni ). Il Bifidobacterium bifidum ed il Lactobacillus acidophilus sono stati selezionati in modo da resistere ai succhi gastrici, attraversare lo stomaco e giungere vivi nell'intestino.
Nell'intestino, i fermenti lattici di Infloran colonizzano e ripristinano rapidamente la corretta composizione della flora intestinale alterata da diarree, infezioni intestinali, uso di antibiotici. E’ consigliata l’assunzione di una capsula di Infloran con un po’ di liquido caldo, tre volte al giorno prima dei pasti.

Quando la diarrea risulta incontrollabile è possibile utilizzare una terapia farmacologica con l’obiettivo di rallentare la motilità intestinale.
Uno dei farmaci più impiegati è Imodium a base di Loperamide.
Imodium può essere usato negli adulti e nei bambini di età superiore ai 12 anni. La dose iniziale è di 2 capsule per bocca. In seguito 1 capsula dopo ciascuna evacuazione successiva di feci non formate ( molli ). Non devono essere assunte più di 8 capsule al giorno. Il farmaco non deve essere impiegato per più di 2 giorni.
Negli episodi improvvisi di diarrea acuta Imodium è generalmente in grado di arrestare i sintomi in 48 ore. E’ opportuno interrompere il trattamento e consultare il medico qualora questo periodo sia trascorso senza risultati apprezzabili.
Imodium non deve essere usato durante la gravidanza e/o l`allattamento. L`uso va anche evitato nel caso si sospetti uno stato di gravidanza o si desidera pianificare una maternità.

Iperacidità gastrica

L’iperacidità gastrica o acidità di stomaco si verifica in seguito all’aumento della secrezione gastrica che provoca una sensazione di dolore o bruciore, soprattutto dopo i pasti.

In caso di acidità di stomaco è necessario seguire alcune regole alimentari eliminando dalla propria dieta quegli alimenti che favoriscono la secrezione gastrica.
Sono pertanto da privilegiare alimenti integrali, verdura cotta, zuccheri non-raffinati, uova e da evitare sono invece il pane fresco, i legumi interi, le carni e i pesci grassi, caffè, fritti e spezie.

Anche fattori esogeni come il fumo, lo stress e spesso anche alcuni farmaci, ad esempio i FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) possono provocare acidità di stomaco.

In caso di iperacidità gastrica si consiglia di smettere di fumare ( se si è fumatori ), di ridurre il più possibile le situazioni di stress e di modificare le proprie abitudini alimentari e gli stili di vita. Quando questo non dovesse essere sufficiente è possibile assumere farmaci ad azione antiacida.

Neutrolac è un’associazione di Carbonato di calcio, Alluminio idrossido e Magnesio trisilicato, sostanze antiacide ad elevata azione neutralizzante.
Alla neutralizzazione chimica diretta operata da queste sostanze si aggiunge l'azione adsorbente e protettiva del gel di Silicio che si forma nello stomaco ad opera del trisilicato di Magnesio.
Neutrolac va assunto 1-2 volte al giorno generalmente dopo i pasti.
Le compresse di Neutrolac hanno un sapore gradevole, possono pertanto essere masticate o sciolte sotto la lingua.

Esistono inoltre una serie di rimedi naturali. La Camomilla, il Finocchio e il Carbone vegetale sono utili per combattere l’acidità di stomaco, grazie alla loro azione di blando sedativo ( Camonilla ), carminativo ( Finocchio ) e adsorbente intestinale ( Carbone vegetale ). ( Xagena2008 )


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