L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la mortalità per cancro, tuttavia è stato anche osservato un aumento del rischio di mortalità per malattie cardiovascolari a lungo termine.
E' stata condotta un'analisi post-hoc dello studio multicentrico randomizzato e controllato della Women's Health Initiative ( WHI ), che ha assegnato ai partecipanti un placebo giornaliero o integrazione di Calcio ( 1.000 mg di Carbonato di calcio ) e Vitamina-D ( 400 UI di Vitamina D3 ) per 7 anni.
E' stato misurato l’impatto dell'integrazione Calcio-Vitamina D3 su diversi endpoint sanitari, tra cui l’incidenza del cancro del colon-retto, cancro invasivo della mammella e tumore totale, nonché la mortalità specifica per malattia, mortalità per qualsiasi causa e mortalità per malattie cardiovascolari, e fratture dell’anca.
La coorte dello studio comprendeva 36.282 donne in postmenopausa che non avevano una storia di cancro al seno o al colon-retto.
E' stata riscontrata una riduzione del 7% ( hazard ratio, HR = 0,93; IC al 95%, 0,87-0,99 ) nella mortalità per cancro e un aumento del 6% ( HR = 1,06; IC al 95%, 1,01-1,12 ) nella mortalità per malattie cardiovascolari tra le donne assegnate a integrazioen di Calcio e di Vitamina-D, rispetto al placebo, dopo un follow-up cumulativo mediano di 22,3 anni.
L'integrazione di Calcio e Vitamina D3 non ha avuto effetti significativi su altre misurazioni, tra cui la mortalità per qualsiasi causa e le fratture dell’anca.
E' stato osservato che le stime sull'incidenza del cancro variavano ampiamente a seconda che i partecipanti riferissero o meno l'uso di integratori prima della randomizzazione; tra i partecipanti senza precedente utilizzo di integratori di Calcio e di Vitamina-D, si è verificata un'incidenza inferiore dell'11%, 31% e 19% rispettivamente di tumore totale, cancro colorettale e cancro mammario invasivo.
Al contrario, le stime puntuali per coloro che riferivano un uso precedente superavano 1, sebbene gli intervalli di confidenza ( IC ) al 95% fossero compatibili con una riduzione trascurabile fino a un modesto aumento del rischio.
In conclusione, l'integrazione a base di Calcio e di Vitamina-D può ridurre l’incidenza di cancro, compresa la diminuzione dell’invasività del tumore e dell’angiogenesi, questo grazie ad effetti specifici sugli acidi biliari, sul metabolismo degli acidi grassi e sull'assorbimento intestinale. E' stata osservata una maggiore espressione della protein-chinasi C ( PKC ). ( Xagena2024 )
Thomson CA et al, Ann Intern Med 2024; 177: 428-438
Gyne2024 Endo2024 Farma2024
Indietro
Altri articoli
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
Revisione sistematica degli antagonisti dei recettori della neurochinina-3 per la gestione dei sintomi vasomotori della menopausa
I sintomi vasomotori ( VMS ) colpiscono molte persone in postmenopausa e influiscono sul sonno e sulla qualità di vita. Una...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Ossitocina in risposta al test di provocazione con MDMA nei pazienti con deficit di arginina-vasopressina nel diabete insipido centrale
Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Effetto del Remifentanil rispetto ai bloccanti neuromuscolari durante l'intubazione a sequenza rapida sull'intubazione riuscita senza complicazioni maggiori tra i pazienti a rischio di aspirazione
Non è chiaro se un oppioide a rapida insorgenza sia non-inferiore a un bloccante neuromuscolare a rapida insorgenza durante l'intubazione...