L'FDA ha approvato Xpovio come parte della combinazione Bortezomib e Desametasone per il mieloma multiplo pretrattato


L'Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Xpovio, il cui principio attivo è Selinexor, come parte di un regime a tre agenti per adulti con mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.

L'approvazione si applica all'uso di Xpovio in combinazione con Bortezomib ( Velcade ) e Desametasone.

Selinexor è un inibitore selettivo orale di prima classe di XPO1 ( anche noto come Exportina-1 ). Il farmaco si lega e inibisce la proteina di esportazione nucleare XPO1, portando all'accumulo di proteine ​​oncosoppressori nel nucleo cellulare.

L'FDA aveva in precedenza concesso l'approvazione accelerata a Xpovio per il trattamento degli adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, trattati con almeno quattro precedenti terapie e la cui malattia era refrattaria ad almeno due inibitori del proteasoma, almeno due agenti immunomodulatori e un anticorpo monoclonale anti-CD38.

L'Agenzia regolatoria ha basato l'espansione delle indicazioni sui risultati dello studio randomizzato di fase 3 BOSTON, che ha coinvolto 402 adulti con mieloma multiplo recidivante o refrattario che avevano ricevuto da una a tre linee precedenti di terapia.

I ricercatori hanno assegnato in modo casuale i pazienti al gruppo sperimentale con Selinexor una volta a settimana in combinazione con Bortezomib una volta a settimana più Desametasone a basso dosaggio.
I pazienti nel gruppo di controllo hanno, invece, ricevuto Bortezomib due volte a settimana più Desametasone.

La sopravvivenza senza progressione ( PFS ) era l'endpoint primario. Gli endpoint secondari chiave includevano il tasso di risposta globale ( ORR ) e il tasso di neuropatia periferica.

E' stata osservata una sopravvivenza libera da progressione più lunga ( mediana, 13.9 mesi versus 9.5 mesi; hazard ratio, HR = 0.7; P = 0.0075 ) e un tasso di risposta globale più alto ( 76.4% vs 62.3%; P = 0.0012 ) nel gruppo Selinexor.

I risultati hanno mostrato un tasso significativamente inferiore di neuropatia periferica con il regime Selinexor ( qualsiasi grado, 32% vs 47%; grado 2 o superiore, 21% vs 34% ).

Gli eventi avversi più comuni riportati nel gruppo Selinexor includevano: citopenie, insieme a sintomi gastrointestinali e costituzionali.
Gli eventi avversi non-ematologici più comuni, la maggior parte dei quali di grado 1 o 2, includevano: affaticamento ( 59% ), nausea ( 50% ), diminuzione dell'appetito ( 35% ) e diarrea ( 32% ).
Gli eventi avversi di grado 3 o 4 più comuni includevano trombocitopenia ( 43% ), linfopenia ( 38% ), affaticamento ( 28% ) e anemia ( 17% ).

L'FDA aveva in precedenza approvato Selinexor per il trattamento di adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario che erano stati trattati con almeno due precedenti linee di terapia sistemica. ( Xagena2020 )

Fonte: FDA, 2020

Emo2020 Onco2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli


Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...


Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....


Lo studio multicentrico di fase II OPTIMUM ( MUKnine ) ha studiato Daratumumab ( Dara ), Ciclofosfamide ( C )...


L’aggiunta di Daratumumab ( Darzalex ) a Lenalidomide ( Revlimid ), Bortezomib ( Velcade ) e Desametasone ( D-RVd )...


I risultati dello studio di fase 3 PERSEUS hanno mostrato che nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi candidabili...


Gli anticorpi monoclonali anti-CD38 hanno costantemente mostrato una maggiore efficacia quando aggiunti allo standard di cura per i pazienti con...


In uno studio retrospettivo è stato dimostrato che la Doxiciclina ( Bassado ) è associata a una maggiore sopravvivenza nei...


CASSIOPEIA Parte 1 ha mostrato una profondità di risposta superiore e una sopravvivenza libera da progressione significativamente migliorata con Daratumumab...


L'introduzione di agenti immunomodulatori, inibitori del proteasoma e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ha migliorato gli esiti per i...